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La rateizzazione della liquidazione del TFR/TFS è illegittima: per ora lo dice il TAR

La rateizzazione della liquidazione del TFR/TFS è illegittima: per ora lo dice il TAR

L’ordinanza n. 6223 del 17 maggio u.s. del TAR Lazio riporta l’attenzione su una questione molto cara ai dipendenti scolastici: la rateizzazione del TFR

I tempi di liquidazione della buonuscita, infatti, rischiano di essere eccessivamente lunghi in virtù di quanto previsto dalla normativa del 2014 che ha stabilito l’erogazione differita e dilazionata per importi che superano la soglia di 50mila euro lordi. Infatti, se invece il TFS/TFR è più alto, viene pagato a rate annuali. Le rate sono due se l’importo è compreso fra ai 50mila e i 100mila euro (prima rata di 50mila euro, seconda con importo residuo), tre se la cifra è superiore (prime due rate da 50mila euro, terza rata con l’importo residuo). 

La nuova pronuncia del TAR, infatti, mette in evidenza come la dilazione sia in contrasto con quanto previsto dall’articolo 36 della Costituzione “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”

La retribuzione, pertanto, da una parte non deve mai perdere il suo collegamento con la prestazione lavorativa svolta e, dall’altro, deve essere adeguata e sufficiente ai sensi dell’art. 36 Cost., avendo a riguardo non solo alla entità della retribuzione, ma anche alla tempestività della sua corresponsione. 

È infatti evidente che una retribuzione corrisposta con ampio ritardo ha per il lavoratore una utilità inferiore a quella corrisposta tempestivamente. Proprio il carattere di retribuzione differita riconosciuta alle indennità di fine rapporto, comporta la necessità che anche quest’ultima debba essere corrisposta tempestivamente e non possa essere diluita strutturalmente oltre la fuoriuscita dal mondo del lavoro.

Il TAR sottolinea che la misura sulla rateizzazione  è finalizzata al contenimento della spesa pubblica e coinvolge i dipendenti di tutte le PP.AA., come stabilito dalla Legge di Bilancio del 2014. La disposizione che impone al dipendente di attendere fino a 12 mesi per l’erogazione del TFR/TFS sarebbe però  incostituzionale, così come l’allungamento della tempistica in caso di dilazione per ricevere l’intera somma spettante.

Secondo l’ordinanza n. 6223/2022 del TAR Lazio, la Corte Costituzionale dovrebbe esprimersi definitivamente sulla questione della legittimità della rateizzazione del TFR per gli statali.

Per i soli associati ecco il testo dell’ordinanza n. 6223 del 17 maggio 2022 del TAR Lazio: 


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