E' legge il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 2016 è stato pubblicato il nuovo Codice dei Contratti (codice degli appalti con la vecchia dicitura), già in vigore dal 19 aprile 2016, che sostituisce integralmente il d.lgs. 163/2006.
Si tratta di un provvedimento di grande rilievo, nato nel segno della maggiore efficienza amministrativa e competitività del Paese. Nell’ottica della semplificazione, dello snellimento dei procedimenti e della lotta alla corruzione recepisce, in questo unico decreto composto da 220 articoli, le tre direttive europee sugli appalti pubblici e sull'aggiudicazione dei contratti in concessioni e riordina la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture ed anche di contratti di concessione.
Non prevede alcun regolamento di esecuzione e/o di attuazione, ma l’emanazione di atti di indirizzo e di linee guida di carattere generale, da approvare con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti su proposta dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC); insomma è una disciplina autoapplicativa.