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Allarme dell’Istat: previsto un nuovo calo demografico

Allarme dell’Istat: previsto un nuovo calo demografico

L’Istat lancia l’allarme sul nostro futuro demografico, prevedendo un crescente calo che comporterà una significativa diminuzione della popolazione. Nel Report di settembre u.s. le previsioni dell’Istat sul futuro demografico del Paese aggiornate al 2021 confermano la tendenza alla decrescita della popolazione: da 59,2 milioni al 1° gennaio 2021 a 57,9 milioni nel 2030, a 54,2 milioni nel 2050 fino a 47,7 mln nel 2070.  

Il rapporto, spiega Istat, tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa 3 a 2 nel 2021 a circa 1 a 1 nel 2050. Entro dieci anni in 4 Comuni su 5 è atteso un calo di popolazione, e il rapporto aumenta a 9 su 10 nel caso delle zone rurali. Diminuiranno anche le coppie con figli, che entro il 2041 rappresenteranno appena una famiglia su quattro.

In crescita le famiglie ma con un numero medio di componenti sempre più piccolo.

Meno coppie con figli, più coppie senza: entro il 2041 una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non ne avrà.

La questione investe tutto il territorio nazionale, pur con differenze tra Centro-nord e Mezzogiorno. 

La popolazione di 65 anni e più oggi rappresenta il 23,5% del totale, quella fino a 14 anni di età il 12,9%, quella nella fascia 15-64 anni il 63,6% mentre l’età media si è avvicinata al traguardo dei 46 anni. 

Dalle prospettive future si evidenzia un’amplificazione del processo di invecchiamento già in corso. Entro il 2050 le persone di 65 anni e più potrebbero rappresentare il 34,9% del totale. 

I giovani fino a 14 anni di età potrebbero rappresentare entro il 2050 l’11,7% del totale, registrando quindi una lieve flessione. Sul piano dei rapporti intergenerazionali si presenterebbe il tema di un rapporto squilibrato tra ultrasessantacinquenni e ragazzi, in misura di circa tre a uno.

Gli ASSOCIATI possono consultare il report sulle nuove previsioni dell’ISTAT


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